Più monnezza, meno sicurezza. Comunicato Ufficio Immigrazione

Più monnezza, meno sicurezza. Comunicato Ufficio Immigrazione

Barricate con la spazzatura.

Parte così il nuovo protocollo per la sicurezza eco-sostenibile degli obiettivi sensibili come l'Ufficio Immigrazione, che la Questura di Roma deve aver predisposto all'indomani della conclusione dell'anno giubilare, caratterizzato- invece- per l'ingente ed evidentemente dispendioso coinvolgimento di militari e colleghi aggregati da ogni parte d'Italia.

Deve essere per forza così, se da giorni (che diventano decadi) cumuli di spazzatura fanno capolino nel cortile dell'Immigrazione, celebrati quotidianamente dal migliaio di persone che varcano i cancelli dell'Ufficio: cittadini stranieri, funzionari della Pubblica Amministrazione, avvocati, diplomatici…

Deve essere per forza così se, per contro, il dispositivo di sicurezza predisposto con un contingente dell'esercito si sia ridotto a 5 unità.

Si perché delle due l'una: o l'Ufficio Immigrazione non è più un obiettivo sensibile (e, quindi, anche i 5 militari costituiscono un inutile dispendio economico convertibile in un paio di cassonetti in più a costo zero), o ci siamo affidati al fattore batteriologico (in barba alle convenzioni internazionali) dando il via libera all'accumulo di spazzatura, in attesa che i processi microbiologici facciano il resto.

Sappiamo di tradire anche il buon Guglielmo da Occam, secondo cui dovremmo affidarci alla spiegazione più ovvia: in Questura si trascurano, o si ignorano, o più semplicemente (suggerisce sempre il famoso 'rasoio') ci si disinteressa delle condizioni di lavoro e di igiene in cui versano i poliziotti e le poliziotte dell'Ufficio Immigrazione, che rischiano di 'portarsi a casa il lavoro' e di consegnarlo, loro malgrado, a mariti, mogli, figli e figlie sotto forma di qualche infezione.

E se da un lato, la pessima figura istituzionale che ogni giorno 'fa' la Polizia (e che colpisce la professionalità di centinaia di lavoratori e lavoratrici) dovrebbe essere un cruccio 'edonistico' -e al tempo stesso del buon padre di famiglia- di chi guida la barca, dall'altro il rispetto delle regole del gioco in materia di sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro E' UNA PRIORITA' del Questore.

O almeno dovrebbe esserlo.

Confidiamo nell'intuito dell'Amministrazione, senza dover aggiungere altro.

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